lunedì 7 ottobre 2013

Dreamers non scomparsi

Pubblicato da alle 10:30 PM
Oggi scrivo per quella categoria in via d'estinzione nel mondo moderno, quella classe di emarginati di cui cantava Eros Ramazzotti in "Dedicato a tutti quelli che..." quelli allo sbando, che rimangono dei sognatori, per questo sempre più da soli [...] In realtà più che soli essi stanno letteralmente scomparendo!.
Colpa del 2013? colpa di tutti questi miti che ci hanno rifilato a 15 anni e che sono stati tutti, uno per uno, disattesi e delusi?, colpa dei film violenti e troppo complicati che ci rendono nervosi invece che alleggerirci? Oppure è colpa del marchio Apple, Samsung, chilosa che ha messo nelle nostre mani marchingegni che tengono troppo occupati i cervelli per poter pensare ai sogni?.
Rimpiango i momenti in cui sentivo mio babbo tuonare dietro le mie spalle: "Devi stare con i piedi per terra!" e ho cominciato a preoccuparmi seriamente nel momento in cui, sorridendo amabilmente, mi ha sussurrato all'orecchio: "Ben fatto!".
Sognare non significa essere giovani. Ma essere intelligenti.
Perché senza sogni si vive in un mondo fatto di numeri, di schemi, di regole non nostre, di costruzioni fittizie e si finisce per scegliere sempre l'opposto di quello che si vuole.

Io volevo diventare un attrice, perché mi colpiva la capacità che avevano quei personaggi che vedevo migliaia di volte sul teleschermo di essere chi volevano, quando volevano. Quando ero piccola la consideravo una magia sensazionale e per essere franca, lo credo ancora.
Il mio compagno di giochi, un ragazzino tutto occhi e occhiali, voleva diventare pompiere. Ora è ingegnere, l'ho scoperto bianco come un lenzuolo lasciato ad asciugare al sole, con occhi bui come pozzi e occhiali più spessi. S'impegna per davvero, lavora in un'azienda importante, ha perfino i soldi per mantenersi! (e sottolineo, perfino), ma tante volte, senza farsi vedere, lo scopro sul divano intento a leggersi la pila di riviste: "Obbiettivo sicurezza, antincendio e protezione civile".

Dreamers, Sognatori.
Siamo una specie in via di estinzione, la causa è ancora sconosciuta, se in principio, la scomparsa dei sogni era stata attribuita all'età adulta, cinica e frustrata, oggi vediamo che avviene anche fra i giovani in età sempre più scolare. Un virus che deve essere arrestato e debellato.
Senza sogni non ci sono idee e se non ci sono idee non c'è speranza.

Prima di poter cambiare il mondo, devi renderti conto che tu, tu stesso fai parte del mondo. Non puoi restartene fuori a guardare dentro (The Dreamers - 2003 Bernardo Bertolucci).



Che ci succede quindi? ci siamo tutti rammolliti? abbiamo deciso di farci mangiare i nostri soffi di entusiasmo e di vita? diventiamo indifferenti?


Non importa quanto sia complicato, quanto sia considerato stupido, inutile, buffo, quanto si venga amareggiati, derisi, abbattuti. Freghiamocene di questo, apriamo la bocca per spiegare una, o cento volte, che ciò che facciamo ci rende FELICI e ci rende pieni dentro. 


Lottiamo e restiamo uniti in un sogno comune, quello di non perdere i colori che ci caratterizzano, che rendono questa vita densa e piena di senso vero. Non fittizio.
Torniamo ogni tanto con la testa fra le nuvole


E ora, uno fra i più bei sogni mai realizzati.








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